Tumore alla vescica

Tumore alla vescica

il fumo è uno dei principali fattori di rischio, pertanto controllatevi con una ecografia.

Tra gli uomini è il quarto tumore più frequente, il quinto nella popolazione generale, e la sua incidenza è sempre più alta in tutti i Paesi occidentali. Ma ciò nonostante, per tanti, il tumore della vescica resta una malattia oncologica ancora poco conosciuta. Tra gli aspetti poco noti ma di fondamentale importanza c’è anche la relazione con gli stili di vita. Il tumore alla vescica può essere prevenuto. In che modo? E quali sono i segnali d’allarme? Ne parliamo con il dottor Rodolfo Hurle, urologo di Humanitas.

L’Aiom, l’Associazione italiana di Oncologia medica ha condotto un sondaggio su oltre 1500 cittadini per indagare la loro conoscenza del tumore vescicale. Meno del 40% ne ha sentito parlare, una percentuale superiore (il 78%) non sa che si può prevenire.

Il fumo è il principale fattore di rischio

Solo il 23% degli intervistati considera il fumo un fattore di rischio. Invece il fumo di sigaretta è causa di tumore in quasi una diagnosi su due, fa sapere l’associazione: «Il rischio di sviluppare la neoplasia è in proporzione agli anni di esposizione al fumo di sigaretta e al numero di sigarette fumate. Una conferma della relazione tra questo fattore di rischio e la neoplasia vescicale è l’aumento delle diagnosi nelle donne alla luce della crescente diffusione di questa dipendenza nel sesso femminile», sottolinea il dottor Hurle.

La prevenzione va fatta dunque seguendo uno stile di vita sano che escluda categoricamente questa dipendenza: «Per tornare ad avere un rischio paragonabile ai non fumatori devono passare più di vent’anni da quando si è smesso».

Oltre al fumo l’altro importante fattore di rischio del tumore della vescica è l’esposizione ad alcune sostanze chimiche utilizzate nell’industria tessile, della gomma, del cuoio e dei coloranti. In Italia – fa sapere l’Aiom – un quarto dei tumori vescicali è associato a quest’ultimo fattore di rischio. «I lavoratori esposti a queste sostanze devono monitorare attentamente la loro salute sottoponendosi periodicamente a controlli», aggiunge il dottor Hurle.

Quali sono i segnali che meritano un’attenta valutazione?

«La presenza di sangue nelle urine è un segnale da non sottovalutare sebbene non sia specifico del tumore alla vescica ma tipico delle più comuni infezioni del tratto urinario, così come il dolore, il bruciore l’aumento nella frequenza della minzione. Il riscontro di sangue nelle urine è tipico del tumore della vescica in particolare se avviene in assenza di altri sintomi. Soprattutto nei soggetti a rischio, come per l’appunto i lavoratori esposti alle sostanze chimiche associate al rischio di tumore o i fumatori, questi segnali devono essere monitorati con particolare attenzione», conclude lo specialista.

 

Fonte: http://www.humanitasalute.it/prima-pagina-ed-eventi/63357-tumore-della-vescica-quali-campanelli-allarme-foto-parere-esperto/